Regolamento V circoscrizione

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE INTERNA AL CONSIGLIO CIRCOSCRIZIONALE

V Circoscrizione – S. Giacomo Barriera Vecchia

ai sensi dell’ art 22 del Regolamento per il funzi onamento delle circoscrizioni di decentramento approvato con deliberazione del consiglio circoscrizinale n. 15 di data 15 ottobre 2012

ART 1. – COMUNICAZIONI

Comma 1 – comunicazioni del Presidente
Le comunicazioni sono di stretta pertinenza del solo Presidente (o del suo Vice in caso di assenza).
Non è concesso ai consiglieri di intervenire durante le comunicazioni del presidente.
Comma II – comunicazioni dei consiglieri.
Le comunicazioni dei consiglieri possono essere fatte previa autorizzazione del presidente e devono riguardare solo le seguenti tematiche:
  • comunicazioni relative al gruppo consiliare inerenti all’attività circoscrizionale.
  • rilievi sui verbali
  • dimissioni / revoche
  • comunicazioni di evidente urgenza relative a problematiche del territorio
Comma III – segnalazioni al Presidente
Il presidente ha la facoltà di riunire i consiglieri prima dell’inizio della seduta per recepire eventuali segnalazioni urgenti ed altre comunicazioni non previste dal comma II.

ART 2. – COMMEMORAZIONE

Il consigliere che intende chiedere una commemorazione deve rivolgersi al proprio capogruppo il quale a sua volta chiederà al Presidente di convocare una commissione capigruppo prima della seduta nella quale, previo parere favorevole dei capigruppo convocati, verranno decise le tempistiche e le modalità della commemorazione.
Nel caso in cui non ci sia il parere favorevole di tutti i capigruppo, il Presidente metterà al voto palese, senza possibilità di replica, la proposta durante la seduta del Consiglio.

ART 3. – MOZIONI, INTERROGAZIONI, INTERPELLANZE

Comma I – mozione
La mozione consiste in un documento scritto al fine di promuovere una deliberazione del Consiglio su un determinato argomento come indicato all’ Art 16 del regolamento per il funzionamento delle circoscrizioni.
La mozione deve essere composta da una premessa e da un dispositivo di delibera nel quale si impegna il Presidente della Circoscrizione. (non sono ritenute validi i dispositivi di delibera che impegnano direttamente altre istituzioni o altri organi senza il tramite del presidente)
La mozione deve essere sottoscritta e firmata da uno o più consiglieri.
Il testo della mozione deve essere chiaro e leggibile e deve essere strutturato in maniera che, se votata positivamente, possa essere trasmessa a chi di competenza come documento di tutto il consiglio.

Comma II – interrogazioni
L’interrogazione consiste nella semplice domanda, rivolta solo per iscritto al Presidente della Circoscrizione per sapere se un fatto sia vero o falso, se alcuna informazione a riguardo sia giunta al Presidente, o se sia esatta, o ancora se il Presidente sia a conoscenza degli eventuali provvedimenti dell’ amministrazione comunale a riguardo.
L’interrogazione va presentata esclusivamente per iscritto.

Comma III – interpellanze
L’interpellanza consiste nella domanda rivolta per iscritto al Presidente della Circoscrizione circa i motivi o gli intendimenti della sua condotta o della condotta dell’amministrazione comunale in questioni che riguardano determinati aspetti della sua politica.
Le interpellanze vanno presentate per iscritto.
Comma IV – accettazione dei documenti ed iscrizione all’ odg
a)
accettazione mozioni: Il Presidente, verificato che la mozione presentata e protocollata sia conforme a quanto disposto dall’ Art 16 del regolamento per il funzionamento delle circoscrizioni e dal comma I dell’ Art 3 del presente regolamento, la iscrive all’odg della prima seduta utile.
b)
interrogazioni/interpellanza : Il Presidente, verificato che l’interrogazione o l’interpellanza presentata e protocollata sia conforme a quanto disposto dall’ Art 16 del regolamento per il funzionamento delle circoscrizioni e dal comma II e comma III dell’ Art 3 del presente regolamento, si attiva per rispondere all’interroga nte nel più breve tempo possibile.
c)
documenti non conformi : Nel caso in cui un consigliere presenti una mozione o un interrogazione che non rispetta quanto indicato dai regolamenti il Presidente deve prontamente comunicare al proponente che il documento non può e ssere accettato motivando la decisione ed invitando il proponente a riscrivere la mozione o l’interrogazione rispettando le indicazioni dei
regolamenti.
Comma V – trattazione dei documenti
a)
trattazione delle Mozioni : Nella seduta di trattazione il Presidente darà direttamente parola al proponente della mozione iscritta all’ odg il quale dopo averla letta al consiglio avrà la facolatà di argomentare e spiegare quanto richiesto nella delibera. Dopo l’illustrazione del proponente il Presidente dichiara aperto il dibattito, il quale è regolamentato da quanto disposto dall’ Art 7 del presente Regolamento.
b)
trattazione delle interogazioni e interpellanze: Non appena avute le informazioni utili a formulare una risposta ad una interrogazione o interpellanza il Presidente, dopo aver letto al consiglio l’interrogazione, darà lettura della suarisposta scritta e ne fornirà copia all’interrogante.
L’interrogante avrà la facoltà di intervenire per dichiararsi soddisfatto o insoddisfatto della risposta, non sono ammessi altri interventi.

ART 4. – MOZIONI D’ORDINE

La mozione d’ordine può essere presentata verbalmente da un qualsiasi consigliere su un qualsiasi punto dell’ordine del giorno della seduta corrente.
Non sono ammesse mozioni d’ordine durante la fase di votazione.
Non sono ammesse mozioni d’ordine relative a punti all’odg già evasi.
La mozione d’ordine deve riguardare:
proposte di modifica dell’ordine dei punti dell’ odg in trattazione proposte di rinvio della trattazione di un determinato punto all’odg richiami sull’applicazione del regolamento richieste motivate di sospensione della seduta richieste di convocazione urgente della commissione capigruppo richieste di parere tecnico del segretario su un determinato argomento riguardante le procedure
interne del Consiglio.
Il Presidente verificata la regolarità della mozione d’ordine chiede se un consigliere intende intervenire contro la richiesta della mozione (potrà intervenire un solo consigliere).
Se nessun consigliere interviene contro la proposta della mozione d’ordine essa viene automaticamente accettata.
Nel caso in cui ci sia un consigliere che interviene contro la mozione d’ordine essa viene messa ai voti dal Presidente e viene quindi accolta solo previo voto favorevole della maggioranza dei consiglieri presenti in aula.
Non sono ammessi altri interventi o dichiarazioni di voto sulla mozione d’ordine.

ART 5. – COMMISSIONI DI LAVORO

Comma I – convocazione e costituzione
La costituzione delle commissioni di lavoro avviene secondo quanto disposto dal Regolamento per il Funzionamento delle Circoscrizioni di Decentramento.
Il Presidente convoca una commissione di lavoro su sua diretta iniziativa o su richiesta del coordinatore o su richiesta di almeno tre componenti della commissione.
La convocazione deve essere fatta con adeguato anticipo ed in caso d’urgenza può esser fatta anche telefonicamente.
Ogni consigliere può partecipare con diritto di par ola anche alle sedute delle commissioni delle quali non è componente effettivo.
Una commissione si intende regolarmente costituita quando sono presenti almeno tre componenti effettivi.
La commissione può essere convocata anche in altra sede o in luogo esterno per eventuali sopraluoghi e verifiche.
E’ dovere morale dei consiglieri partecipare alle sedute delle commissioni di cui fanno parte.
Comma II – revoca del coordinatore
Il Presidente detiene i poteri di nomina e revoca dei coordinatori come disposto nel regolamento per il funzionamento delle circoscrizioni di decentramento.
Il Presidente vigila sul lavoro dei coordinatori di commissione e nel caso riscontri l’assenza ingiustificata del coordinatore della commissione alla seduta della commissione medesima, richiamerà formalmente il coordinatore alla prima seduta utile del consiglio.
Dopo il secondo richiamo formale il Presidente revocherà il mandato di coordinatore al consigliere inadempiente e nominerà un nuovo coordinatore della commissione.

ART 6. – ORARI DELLE SEDUTE

Gli orari stabiliti per l’inizio delle sedute delle commissioni e del consiglio vanno rigorosamente rispettati dal Presidente e da tutti i consiglieri.

ART 7. – INTERVENTI e DICHIARAZIONI DI VOTO

Comma I – iscrizione
i consiglieri che intendono prendere parola su un determinato punto all’odg devono iscriversi nel corso del dibattito e comunque non prima che il Presidente apra la discussione.
Il Presidente ne prende nota e dà parola ai consiglieri in ordine d’iscrizione.
Se un consigliere iscritto a parlare non è presente in aula quando il Presidente gli concede la parola si ritiene che abbia rinunciato all’intervento.
Comma II – durata degli interventi
Gli interventi dei singoli consiglieri possono essere al massimo due per ogni punto all’ odg.
Ogni intervento deve durare al massimo cinque minuti, trascorsi i quali il Presidente toglierà la parola al consigliere.
Un consigliere nel caso in cui intenda sforare i cinque minuti può decidere di accorpare i due interventi comunicandolo subito prima di iniziare a parlare, in tal caso non potrà più intervenire.
Comma III – dichiarazioni di voto
La dichiarazione di voto non entra nel computo totale degli interventi.
Il consigliere si iscrive per la dichiarazione di voto con le stesse modalità previste dal Comma I del presente articolo.
Le iscrizione alla dichiarazione di voto sono aperte solo quando il Presidente dichiara chiuso il dibattito.
La dichiarazione di voto deve riguardare esclusivamente la motivazione per cui il consigliere intende esprime il suo voto contrario, favorevole o di astensione e non deve durare più di due minuti (trascorsi i quali il presidente toglierà là parola).
Nel caso in cui un consigliere abbia già chiaramente chiesto di dichiarare il proprio voto in fase di dibattito non potrà più avere la parola in fase di dichiarazioni di voto.
Comma IV – intervento per fatto personale
E’ considerato fatto personale l’essere attaccato nella propria condotta o il sentirsi attribuire opinioni contrarie a quelle espresse. In tal caso il Presidente concede la parola per un intervento di massimo due minuti anche se il consigliere è già intervenuto due volte sul punto all’ odg.
Comma V – divieti
Non è concesso a nessuno di intervenire e di parlare senza l’autorizzazione del presidente
Non è consentito il dialogo tra consiglieri.
Non è consentito superare i tempi di intervento stabiliti dal presente regolamento
Non è consentito intervenire su argomenti che non riguardano il punto all’odg in trattazione, in tale caso il Presidente richiamerà il consigliere e toglierà la parola.
Iniziata la votazione non è più concesso parlare fino alla proclamazione del voto.
Comma VI – deroghe
Le disposizioni relative alle tempistiche massime di intervento orale non si applicano esclusivamente per le relazioni di competenza del Presidente, dei coordinatori di commissione o loro delegati.
Altre deroghe devono venire preventivamente concordate in commissione capigruppo e valgono solo per un determinato punto all’odg.
Un consigliere può intervenire in deroga alle tempi stiche stabilite dal presente articolo chiedendo preventivamente l’autorizzazione al Presidente il quale concede tale deroga previa consultazione della commissione Capigruppo.

ART 8. – RAPPRESENTANTI DELLA CIRCOSCRIZIONE

I consiglieri non possono, se non a titolo personale, prendere iniziative esterne a nome e per conto della Circoscrizione o delle Commissioni senza una delega formale del Presidente.
Il Presidente è obbligato a comunicare a tutto il consiglio eventuali deleghe assegnate.
Il Presidente può delegare un consigliere qualsiasi solo dopo aver accertato l’indisponibilità motivata del VicePresidente o del Coordinatore di u na commissione.

ART 9. – INTERVENTI DEL PUBBLICO

Le sedute del Consiglio e delle Commissioni sono pubbliche. I cittadini che richiedono la parola per esporre questioni al Consiglio ricevono la possibilità di esprimersi tramite facoltà concessa dal Presidente, attenendosi strettamente sulle problematiche di pertinenza rionale.
L’intervento del singolo cittadino può durare al massimo cinque minuti.
Il cittadino che effettua l’intervento è obbligato a fornire le sue generalità al segretario verbalizzante.
Durante la seduta il pubblico deve astenersi da ogni segno di intemperanza, in caso di inosservanza del regolamento il Presidente ha la facoltà di far allontanare il pubblico dall’ aula e può chiedere l’intervento della forza pubblica.
ART 10. – COMUNICAZIONE CON I CITTADINI
Comma I – Presidente
Il Presidente ha il dovere di ricevere i cittadini almeno due volte al mese negli uffici della Circoscrizione.
Le giornate e gli orari in cui il Presidente riceve i cittadini verranno comunicate con l’affissione all’albo del Centro Civico e della sede della Circo scrizione e verranno pubblicate sul sito del comune di Trieste nella sezione dedicata alla circoscrizione.
Comma II – Lavori del Consiglio
I verbali una volta approvati verranno pubblicati all’albo della Circoscrizione per una durata di 15 giorni.
All’albo della circoscrizione e sul sito del comune di Trieste nell’apposita sezione verranno pubblicate le convocazioni e gli odg delle sedute.

ART 11. – NORME TRANSITORIE E FINALI

Il presente regolamento approvato dal Consiglio verrà immediatamente pubblicato sul sito del comune di Trieste nella sezione dedicata alla circo scrizione, verrà inoltre pubblicato all’albo della circoscrizione.
Ad ogni consigliere verrà consegnata copia del presente regolamento.
Fino all’entrata in vigore del presente regolamento si applicheranno le norme fin’ora previste dalla prassi o da precedente regolamento.
Per tutto quanto non previsto da questo regolamento interno si fa riferimento al Regolamento per il Funzionamento delle Circoscrizioni di Decentramento ed al Regolamento del Consiglio Comunale di Trieste.